Sesto Fiorentino

Sesto Fiorentino: iniziati i lavori di ampliamento del campo di rugby

SESTO FIORENTINO – Ci sarà anche una Club House nel nuovo campo da rugby i cui lavori di ampliamento sono iniziati oggi. L’intervento nell’impianto sportivo di via della Quercia 37, è previsto in due lotti. Il primo interesserà la costruzione di uno spazio per il riscaldamento sportivo e sarà realizzato sul lato orientale, il secondo lotto, sul lato occidentale, sarà la costruzione della Club House. I lavori sono stati affidati alla ditta Edilpoint srl di Prato, avranno la durata di 270 giorni e un costo complessivo di circa 450mila euro coperto con finanziamento acceso con il Credito Sportivo dal Sesto Rugby asd e garantito da polizza fidejussioria dell’Amministrazione comunale in corso di perfezionamento. “Un altro grande passo avanti per la Società – dice il presidente della società sportiva Piero Focardi – ma sopratutto per i tanti ragazzi che si avvicinano al nostro sport, in attesa anche dello spazio per allenamento posto sul lato ovest, lungo via delle Cave, previsto dal Prg dell’area che ricade in verde sportivo definita come VS9. Siamo tutti impegnati, anche finanziariamente, per rendere più accogliente l’impianto e poter effettuare uno dei momenti più significati dello spirito rugbistico: il Terzo Tempo che è una delle più caratteristiche tradizioni del mondo del rugby”. Il Terzo Tempo è infatti, un momento di aggregazione al termine della partita. “Riunisce tutti i i giocatori delle due squadre e l’arbitro – spiega Focardi – che colgono l’occasione per mangiare e scambiarsi opinioni e considerazioni come succede tra amici. Ma la Club House sarà anche il luogo in cui, non solo i giocatori, ma tutti potranno trovarsi e trascorrere momenti di socializzazione imparando a conoscere il rugby”.

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Campi Bisenzio

Campi Bisenzio: il Pd presenta un ordine del giorno sulla crisi Fnac

CAMPI BISENZIO – Il gruppo del Pd in consiglio comunale presenterà un ordine del giorno sulla situazione dei lavoratori della Fnac del centro commerciale I Gigli dove si teme che i 52 dipendenti (erano inizialmente 65) possano perdere il posto di lavoro dopo l’annuncio, da parte della catena francese, di cessare le attività negli 8 punti vendita italiani.
“A seguito di numerose richieste di chiarimento da parte di dipendenti e rappresentanze sindacali, né la casa madre francese, né la società Ppr, holding che detiene quote rilevanti in famosi marchi del settore lusso e di FNAC stessa si legge nell’ordine del giorno presentato dal Pd -hanno ad oggi fornito un quadro delle prospettive che interesseranno la divisione italiana e il destino di alcune centinaia di dipendenti, tanto che il 18 settembre scorso, è stato organizzato un sit-in a Firenze in occasione del Vogue Fashion Night, per portare all’attenzione dei marchi del gruppo Ppr, questa situazione di incertezza”.
Nel corso di un’audizione tenuta con rappresentanti consiliari dei comuni di Campi e Firenzei dirigenti di Fnac avrebbero espresso “la volontà della casa madre francese, in ragione dei numeri non positivi che stanno facendo i punti vendita italiani rispetto ai budget previsti”. A Campi. Però, dice il Pd, “esistono potenzialità notevoli dovute al grande flusso di visitatori (oltre 14 milioni l’anno), che potrebbero far concretizzare una soluzione gestionale diversa e più competitiva, per dare una prospettiva allo spazio vendita e ai suoi lavoratori”. Di consegna l’ordine del giorno impegna la giunta comunale ad “attivarsi con la proprietà e/o gli organismi aziendali di FNAC per ottenere un quadro completo della situazione e delle prospettive di investimento o dismissione previste; eichiedere l’attivazione del tavolo di crisi presso la Provincia di Firenze con i soggetti istituzionali interessati, per portare all’attenzione di Regione Toscana e Governo una questione di interesse territoriale e nazionale, che in caso di esito negativo, produrrà circa 600 posti persi, lasciando senza lavoro soprattutto giovani; verificare l’opportunità, in caso di mancate prospettive su scala nazionale, di una soluzione che venga a salvaguardare gli occupati e il servizio commerciale e culturale che il punto vendita svolge sul nostro territorio, attraverso l’individuazione di possibili acquirenti in grado di rilevare l’attività svolta oggi da Fnac”.

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Sesto Fiorentino

Sesto Fiorentino: il 24 ottobre un’assemblea sui problemi idrici di Colonnata con Publiacqua

SESTO FIORENTINO – Parrebbe essere servito a placare gli animi l’incontro tra i rappresentanti di Publiacqua e una delegazione di cittadini residenti a Doccia e dintorni.
Nella riunione che si è tenuta questo pomeriggio nella sede fiorentina dell’azienda dell’acqua, i tecnici di Publiacqua hanno spiegato i tempi e le modalità di intervento su tre lotti previsti dal progetto. “Se tutto va bene, il progetto sarà approvato il 9 ottobre – ha detto il consigliere d’amministrazione Publiacqua Caterina Ammendola – poi sarà presentato ufficialmente e il 24 ottobre sarà organizzata una assemblea pubblica sul tema”.
Secondo la consigliera, l’incontro si sarebbe svolto nella maniera più tranquilla immaginabile e avrebbe lasciato gli interlocutori soddisfatti. L’incontro era stato fissato a seguito della presentazione di un esposto sui disservizi idrici presentato da alcune decine di cittadini.

F. G.

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Sesto Fiorentino

Sesto Fiorentino: il sindaco Gianassi ha iniziato gli incontri con i gruppi interessati a rilevare l’attività della Ginori

SESTO FIORENTINO – Il sindaco Gianni Gianassi ha iniziato oggi una serie di incontri con i gruppi al momento interessati a rilevare l’attività di Richard Ginori 1735. Questa mattina è stato a Orfengo, in provincia di Novara, per incontrare Pierluigi e Franco Coppo, titolari del gruppo Sambonet Paderno, e nei prossimi giorni vedrà anche i rappresentanti di Lenox International e di Apulum. “E’ mia intenzione capire se esistano margini di miglioramento delle proposte industriali e occupazionali che sono state presentate perché vedo in entrambe forti elementi di criticità – ha spiegato Gianassi – Non spetta alle istituzioni scegliere tra le diverse offerte, ma sostenere il marchio Ginori e i lavoratori attualmente in cassa integrazione per me vuol dire fare di tutto per far comprendere sia l’importanza delle professionalità presenti in fabbrica che il ruolo del territorio”.

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