Campi Bisenzio

Campi Bisenzio: al circolo Servin Club Giorgio Ariani terrà un corso per attori

giorgio vincenzoCAMPI BISENZIO – Un circolo dove i giovani possano trovare un ambiente sano ed i professionisti abbiano la possibilità di interagire tra loro con altri colleghi, conoscendosi, stringendo relazioni e creando sinergia. E’ l’idea del nuovo Circolo Servin Club di via Tesi 99. Non si tratta solo di un luogo di ristorazione a gestione tendenzialmente familiare, ma anche di aggregazione.
Il circolo offre la possibilità per giovani di frequentare corsi di avviamento al lavoro: corsi saranno tenuti dall’ingegner Alessio Milli e da Daniele Belgrado, presidente dell’associazione Servin Club.

circoloL’idea dell’associazione, di cui il circolo vuole essere un collante, nasce nel 2010 per porre gli affiliati ed i soci in condizione di incontrarsi e scambiare occasioni di collaborazione e relazione ma anche semplicemente amicizia: un’associazione composta da circa 800 soci, con affiliati anche a Viareggio e Grosseto. Il circolo trova dunque nuova vocazione e gestione rispetto alle precedenti, ponendosi come punto d’aggregazione nel territorio della Piana. Aperto tutti i giorni, la domenica solo la sera a meno che non vi sia accordo su prenotazione, il circolo d’estate offre anche spazio esterno. “Mi aspetto da territorio e cittadinanza non tanto una fiducia sulla parola – dice Vincenzo Tutone dell’associazione Servin Club – ma che mettano almeno alla prova il nostro circolo, conoscano chi siamo a cosa facciamo e dopo possano giudicare il nostro servizio al territorio”. Colazioni, pranzi, cene tv, collegamento wi-fi sono i servizi di base offerti dal circolo, il quale può contare anche su un ampio parcheggio. A breve prenderà vita una scuola di teatro condotta da Giorgio Ariani, amico dell’associazione Servin Club e storico doppiatore di ben 53 puntate di Stanlio e Ollio, nonché “talent scout” dei principali “maledetti toscani” che hanno fatto la storia recente della commedia e delle televisione di stampo regionale e, in alcuni casi, nazionale. “Il teatro serve a trasmettere esperienza di vita, consente l’espressione libera e autentica della propria personalità con i propri tempi di emozionarsi e di interpretare le percezioni – dice Ariani – Formare attori prima che comici: ammesso che esista un nuovo Benigni, che impari l’abc”. M.A.

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